|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Zazzaroni Paolo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/3/1646 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Verona |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Fin’ora qui in Verona non si è veduta alcuna stampa |
Contenuto e note |
Zazzaroni lamenta che in Verona non s’è ancora vista alcuna stampa dell’opera aprosiana ['Lo scudo di Rinaldo overo lo specchio del disinganno' opera di Scipio Glareano, Venezia, Hertz, 1646] “fuori che quella in diversi fogli capitata al signor Sacramoso [Sagramoso Sagramosi]” e di non aver ricevuto da certo sig. Monselice, caduto malato, la copia di quest’opera a lui destinata. Zazzaroni rammenta poi all’Aprosio di avergli mandato – nel tempo però in cui padre Angelico era in Rovigo [per le prediche quaresimali] – un “certo capitolo satirico in materia di veglie carnevalesche” [‘Veglie di Verona’: cfr. lettera dello Zazzaroni all’Aprosio del 9 febbraio 1646]: e vorrebbe sapere se è stato ricevuto dall’Aprosio e che cosa questi ne pensi. Aggiunge quindi che per l’esecuzione del ‘rame’ di un suo ritratto [per l’Accademia veneziana degli Incogniti (cfr. lettera dello Zazzaroni all’Aprosio del 20 gennaio 1646), affidata a Giacomo Pecini], non v’è altra premura se non quella imposta dall’Accademia; e Zazzaroni spera bene in proposito, essendo la cosa stata presa a cuore dai signori [Agostino] Fusconi e [Tommaso] Spinola. Chiude la lettera dicendo che i signori Sagramoso [Sagramosi], [Francesco] Pona e il sig. Novarino [Luigi Novarini] sono stati avvisati di far conoscere i propri indirizzi per l’inoltro delle lettere. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta veronese del Seicento, “Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXXI, 2009, pp. 283-322, pp. 309-310 (lettera XVIII) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|