Mittente Zazzaroni Paolo Destinatario Aprosio Angelico
Data 9/2/1646 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Verona Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Mando a Vostra Signoria l’annesso capitolo
Contenuto e note Zazzaroni manda all’Aprosio, con questa lettera, la copia di un ‘capitolo’ che pensa riuscirà interessante per il suo corrispondente e aggiunge che l’autore di esso [lo Zazzaroni stesso] “per essere di carnevale se ne va in maschera e camina incognito” [detto ‘capitolo’ è identificabile con la composizione carnevalesca satirica dal titolo ‘Veglie di Verona’ (incipit: 'In questi giorni, ch’entro le lor grotte’) presente nel manipolo delle lettere Zazzaroni/Aprosio (cfr. G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta …, pp. 317-319)]. Aggiunge, lo Zazzaroni, d’essere in attesa della pubblicazione del libro dell’Aprosio ['Lo scudo di Rinaldo overo lo specchio del disinganno' opera di Scipio Glareano, Venezia, Hertz, 1646] una copia del quale, non appena venuto in luce, s’aspetta di poter ricevere. Chiede poi se lo Hertz [libraio in Venezia] abbia finito di stampare la prima parte delle ‘Muse’ di mons. [Baldassare] Bonifacio [‘Musarum. Pars prima’, Venezia, G. G. Hertz, 1646]: se l’Aprosio gliene procurasse una copia, lo rimborserebbe subito. Infine si raccomanda che l’esecuzione del ‘rame’ di un suo ritratto [per l’Accademia veneziana degli Incogniti (cfr. lettera dello Zazzaroni all’Aprosio del 20 gennaio 1646)], affidata al Perini [Giacomo Pecini, o Picini, o Piccini], possa esser seguita e sorvegliata affinché il lavoro “sia fatto con diligenza”.
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta veronese del Seicento, “Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXXI, 2009, pp. 283-322, p. 309 (lettera XVII)
Compilatore Giulietti Renato
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