|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Zazzaroni Paolo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/1/1646 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Verona |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
In questa settimana, mi sfacendo totalmente da i consegli |
Contenuto e note |
Nella corrente settimana Zazzaroni si impegnerà a comporre la canzone richiestagli dall’Aprosio [per essere stampata nel libro di quest’ultimo 'Lo scudo di Rinaldo’: cfr. lettera dello Zazzaroni all’Aprosio del 17 dicembre 1645] e avrà cura di “insinuare” in essa – come accennatogli dallo stesso Aprosio – quei “motivi di lode … intorno dell’opera stampata e da stamparsi” [forse di Tommaso Spinola Marmi figlio di Giuliano: padre e figlio sono celebrati appunto nella canzone (poi divenuta ‘ode’) inserita nella definitiva stampa dello ‘Scudo’]. Sembra però che la canzone sia stata già terminata dallo Zazzaroni che in questa stessa lettera afferma più avanti che “il signor Sacramoso [Sagramoso Sagramosi] ne vive curioso, onde questa mattina gliela consegnerò per intenderne il di lui parere”. Lo Zazzaroni ha ricevuto, inoltre, da pochissimo, un libro inviatogli dall’Illustrissimo [Giuliano] Spinola [si tratta forse di uno dei seguenti due libri (ambedue del 1646) di Tommaso Spinola: ‘Vero ragguaglio di Tomaso Spinola Marmi della dimora fatta in Venetia dal sig. Giuliano suo padre …’, Milano, G. G. Como; ovvero ‘Anotomia dell’invidia, trattenimento estivo’, Venezia, Hertz]. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta veronese del Seicento, “Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXXI, 2009, pp. 283-322, p. 306 (lettera XII) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|