Mittente Zazzaroni Paolo Destinatario Aprosio Angelico
Data 22/10/1643 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Verona Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit La fretta di sodisfare al suo desiderio mi farà scusato
Contenuto e note Zazzaroni invia all’Aprosio, insieme con questa lettera, il sonetto, intitolato “Al Signor Sapricio Saprici per la sua Sferza Poetica” (incipit: “Aprì già contro Adon bocca nocente”), promessogli con una lettera del giorno innanzi [cfr. lettera di Zazzaroni ad Aprosio del 21 ottobre 1643. Il sonetto verrà pubblicato nella ‘Biblioteca aprosiana’, Bologna, Manolessi, 1673, p. 166]; e si raccomanda all’Aprosio che, se del caso, metta pure liberamente il sonetto in miglior forma. Zazzaroni chiede inoltre all’Aprosio, scusandosi per l’eccessiva confidenza, se è in grado di procurargli “costì” [in Venezia] il ‘Vaglio critico’ dello stesso Aprosio [Treviso, Righettini, 1637] nonché la “risposta del Stigliani” [probabilmente il 'Molino di Carlo Galistoni', libro mai esistito che l'Aprosio finse essere la risposta del figlio di Stigliani al 'Vaglio critico', per poterlo nuovamente attaccare nel 'Buratto, Replica di Carlo Galistoni al "Molino" del Sig. Carlo Stigliani', Venezia 1642] e quindi le opere del signor Tovigliani [Michelangelo Torcigliani] e le rime di Oratio [Orazio] Persiani, ché gliene rimborserà la spesa. Nel postscriptum aggiunge che gli interesserebbero pure le rime di Marcel [Marcello] Macedonio.
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta veronese del Seicento, “Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXXI, 2009, pp. 283-322, pp. 300-301 (lettera III)
Compilatore Giulietti Renato
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