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Mittente |
Errico Scipione |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
15/7/1630 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Messina |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
L'esser stato io alcuni mesi lontano |
Contenuto e note |
Errico scrive da Messina ringraziando l'Aprosio per averlo difeso dalle accuse di Stigliani, risentitosi dopo la lettura delle 'Rivolte di Parnaso' [Messina, Bianco, 1625]; gli chiede di avvisarlo qualora Stigliani decidesse di scrivere in risposta al suo "dialogo" ['Rivolte di Parnaso'], poiché a Messina le notizie dall'Italia giungono inevitabilmente in ritardo. Errico si dimostra propenso a replicare allo Stigliani se mai si rivelasse necessario. Ha saputo che Girolamo Aleandro ha scritto in difesa dell''Adone' del Marino ['Difesa dell'Adone', Venezia, Scaglia, 1629-1630] e che un "religioso" di Milano [Agostino Lampugnani] ha composto un'"operetta" contro l''Occhiale' di Stigliani [si tratta di un 'Antiocchiale' conservato nel ms. 153 della Biblioteca Durazzo di Genova], la cui pubblicazione è impedita dall'"inquisitore". Si rallegra del fatto che Stigliani non dovrà contendere solo con lui dal momento che in questo periodo è intento a comporre un poema che si augura possa meravigliare per il suo grado di innovazione rispetto ai canoni della tradizione volgare [si tratta della 'Guerra troiana', che uscirà per la prima volta a Messina nel 1640]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.IV.15, Errico Scipione |
Compilatore |
Riga Pietro Giulio |
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