Mittente Fariselli Michele Angelo Destinatario Aprosio Angelico
Data 24/5/1650 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit Resto confuso negli eccessi della sua cortesia
Contenuto e note Fariselli ringrazia sentitamente per essere stato accolto, "benché per mezzo dell'altrui carattere", essendo il suo "troppo difforme", nella "filotheca" aprosiana. Se ne sente onorato, così come dell'essere stato "segnalato anche con la penna" di Tommaso Oderici. Sarà lui, "in questa accademia de' letterati, l'inutile", ed essa "solo patirà biasimo" per averlo ammesso nei suoi ranghi. Ma ha "buona volontà" di esserne parte attiva, come potrà confermare anche [Pietro Francesco] Passerini, col quale ha spesso modo di ricordare Aprosio con il dovuto ossequio. Non ha risposto prima per essere appena rientrato dal capitolo [generale della congregazione dei servi di Maria]. Scrive di voler allegare un libro, scritto da un suo confratello di Reggio [nell'Emilia], "curioso nella varietà" e in cui si fa menzione e di lui, e del recentemente scomparso "padre don Presidio" [Giovanni Pietro Crescenzi Romani]. Nel poscritto, tuttavia, si scusa per non essere più riuscito a trovare detto libro, che forse aveva dato a don Presidio prima di partire. Se gli riuscirà di recuperarlo, certamente lo manderà ad Aprosio.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.V.28, nr. 173
Compilatore Ceriotti Luca
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