|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Mosca Antonino |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
16/4/1648 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Piacenza |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Già scrissi una mia in risposta ad una sua cortesissima |
Contenuto e note |
Mosca già aveva scritto ad Aprosio [con lettera da Piacenza del 23 febbraio 1648], e quella lettera Aprosio dovrebbe averla ben ricevuta, dato che il "padre don Grisanto" [Crisanto Solari] la consegnò a Tommaso Spinola. Ora, comunque, pensando che Aprosio sia rientrato [da Ventimiglia] a Genova, qui gli indirizza questa sua, per ripetere di avere già mandato "le notitie insieme con i ritratti a Venetia" e di essersi meravigliato che simili informazioni gli siano state chieste nuovamente. Si domanda se la persona [qui non meglio specificata] alla quale le inviò le abbia conservate oppure le abbia già inoltrate "a Monsignore" [probabilmente Giacomo Filippo Tomasini ma, per l'editore moderno di questa lettera, si tratterebbe di Giorgio Cornaro (Corner)]. [Sarebbe il caso di recuperarle], dato che padre [Andrea] Costa, [di cui pure si vuole una scheda bio-bibliografica], ora è a Barcellona, come Aprosio sa. Bernardo Morando ha ricevuto da Venezia i "rami intagliati" [coi ritratti di Mosca e di Costa] e, non sapendo che farne, glieli ha consegnati. Si appella ad Aprosio per sapere se deve rimandarli a Venezia o che altro. Tali "rami sono riusciti molto a proposito" e gli sono stati dati insieme con alcune stampe tratte appunto da quelle matrici. |
Fonte o bibliografia |
Gian Luigi Bruzzone, Corrispondenti teatini di padre Angelico Aprosio (1607-81), "Regnum Dei. Collectanea Theatina", L, 1994, p. 282 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|