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Mittente |
Ottani Filippo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
6/4/1674 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Dal’ultima di Vostra Paternità intendo il desiderio |
Contenuto e note |
L’Ottani avrebbe dovuto spedire all’Aprosio un proprio ritratto che quest’ultimo però non ha ancora ricevuto. E l’Ottani spiega le fortunose vicende di questo rotolo di tela dipinta che, partito da Bologna e giunto a Parma, da qui è ritornato purtroppo al mittente, in condizioni peraltro tali da rendersi necessario di stuccarlo tutto e colorarlo di nuovo. Ora l’Ottani invia all’Aprosio alcuni libri - consegnatigli dal dott. [Lorenzo] Legati - affidandoli nelle mani di alcuni comici che vanno a recitare a Genova: e da questi comici l’Aprosio potrà conoscere le fortunose vicende della spedizione di quel ritratto. Passando ad altro, l’Ottani conferma all’Aprosio di aver trasmesso una lettera al canonico [Carlo] Cesare Malvasia e al dott. Gio: Francesco Buonhuomi [Giovan Francesco Bonomi] entrambi i quali salutano padre Angelico. Infine chiede all’Aprosio di salutargli Giovan Nicolò Cavana e di informarlo che “quanto prima sarà alla stampa un novo libro di sonetti e madrigali intitolato il Pindo di Felsina di Filippo Ottani” [diverso quindi da ‘Il Pindo di Felsina sogno di Nicolo Calanini Academico Unanime (pseudonimo dello stesso Ottani) …’, già uscito a Bologna, G. B. Ferroni, nel 1673?]: in questo libro appare il nome del padre Angelico Aprosio. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, Ventidue lettere di Filippo Ottani, letterato e pittore seicentesco, “Atti e memorie. Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna”, 57 (2006), pp. 229-260, pp. 250-251 (lettera XV) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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