Mittente Beccadelli Ludovico Destinatario Gualteruzzi Carlo
Data 30/5/1560 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ragusa Luogo di arrivo Roma
Incipit Hiersera capitarono le lettere di 18 di Vostra Signoria et di Monsignor d’Ischia
Contenuto e note Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi e gli racconta di voler tornare in Italia quanto prima ma alcuni obblighi lo legano ancora a Ragusa, tuttavia la necessità di tornare in patria è ora più stringente perché è morto Carlo [Beccadelli, cugino del mittente]. L’arcivescovo di Ragusa annuncia che in primo luogo si fermerà a Bologna, anche se il clima non sarà dei più felici perché la vicina casa dei signori Mangioli sarà vuota [Giorgio Manzoli, la cui casa a Bologna era attigua a quella di Beccadelli. Il Manozoli era però morto tempo prima]. In ultimo Beccadelli informa di scrivere delle lettere anche a “monsignor Gerio” [Filippo Gheri] e di aver ricevuto la notizia della venuta in Italia si monsignor Priuli [Luigi Alvise].
Fonte o bibliografia M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 71-72.
Compilatore Zanazzi Alessandra
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