|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
24/4/1560 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Sono comparse in un passaggio molte lettere di casa vostra |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi notificando di aver ricevuto sue lettere congiuntamente con altre di Ugolino [Gualteruzzi, figlio di Carlo] e del “monsignor d’Ischia” [Filippo Gheri]. Dopo aver dato conferma sulle decisioni prese riguardo la Badia di Val Lavinio [Beccadelli aveva ricevuto la commenda dell’abbazia di Val Lavinio nel 1552 a cui aveva rinunciato dapprima a favore di Filippo Gheri e poi di Antonio Giganti] riporta di essere stato trattenuto a Ragusa per degli impegni, inoltre non vuole fare spese e viaggi inutili, perciò avvisa di aver mandato Bernardino, al quale affida delle commissioni. L’arcivescovo di Ragusa chiede all’amico di dargli notizie su monsignor Priuli [Luigi Alvise Priuli, patrizio veneziano vicino all’inglese Reginald Pole] dato che l’abate di San Saluto [Vincenzo Parpaglia presbitero nell’arcidiocesi di Torino] gli ha scritto raccontandogli delle sue pessime condizioni di salute. |
Fonte o bibliografia |
M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 69-71. |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|