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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
26/10/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Con l’ultimo passaggio d’Ancona che fu quattro dì sono hebbi tre man di lettere |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi dicendosi impaziente di scoprire chi verrà nominato pontefice [infatti il nuovo papa, Pio IV, sarebbe salito al soglio solo il 25 dicembre dello stesso anno], in particolare spera che venga riconosciuta la capacità di “monsignor Foligno” [cardinale Giovanni Angelo Medici di Marignano, vescovo di Foligno dal giugno 1556 al maggio 1557]. Beccadelli aggiunge notizie sulla sua salute e aggiorna l’amico sul suo soggiorno presso la villa di Giuppana [isola di Šipan], lì dice di aver fatto fare un affresco con dipinti “d’antichi et de moderni”: vengono rappresentati infatti, tra gli altri, Bembo, Contarino [Gasparo Contarini, del quale Beccadelli era stato segretario dal 1535 al 1542], [Bernardo Navagero], [Girolamo Fracastoro umanista, medico e filosofo veronese], [Iacopo] Sannazzaro. Siccome questo dipinto è ancora da terminare, l’arcivescovo di Ragusa chiede che gli venga mandato uno schizzo di monsignor Sadoleto [Jacopo] per poterlo aggiungere. Beccadelli scrive poi della richiesta di sbrigare una questione di locazione di terre per un gentiluomo di Ragusa e aggiorna il destinatario della morte di “monsignor della Vigna” [Jean Cavenac de la Vigne, signore d’Auvilliers, ambasciatore della Francia presso Solimano I]. |
Fonte o bibliografia |
M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 61-64. |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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