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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
26/9/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Son quasi per dire che credo habbiate udito sino a Roma la voce |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli informa l’amico Carlo Gualteruzzi di aver ricevuto una sua lettera proveniente da Roma e di essere contento delle notizie che ha potuto apprendere tramite questa missiva, in particolare del fatto che Filippo [Gheri] si trovi in conclave. Beccadelli attende notizia di chi sarà eletto nuovo pontefice [il 18 agosto era infatti morto Paolo IV; per questo Filippo Gheri tornato dalle Fiandre si trovava a Roma in conclave] e sostiene che appena la stagione sarà propizia andrà a “basciar i piedi” al nuovo eletto. Nella conclusione della lettera il Beccadelli fornisce informazioni circa la sua salute e i movimenti dell’armata turca, nonché il timori di una nuova carestia. |
Fonte o bibliografia |
M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 60-61. |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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