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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
20/4/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
[Parma] |
Incipit |
La vostra delli VI di questo arrivò hiersera, et com’ha havuto buon viaggio |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi prendendo atto della sua partenza da Venezia. Beccadelli ha inteso che ora l’amico si trova a Parma presso quel “signor tanto benigno” [Alessandro Farnese]. L’arcivescovo di Ragusa declina poi un invito ad andare in Italia e a diventare “presidente della Romagna” in quanto vede la necessità di occupare il suo ruolo di pastore presso Ragusa. Vengono date poi nuove riguardo Lelio e Ugolino [figli di Gualteruzzi]. Beccadelli racconta di essere stato per due mesi in compagnia di Paolo Emilio nipote di Scipione Bianchini e con Ludovico [Beccadelli, nipote del mittente]. In conclusione vengono aggiunte notizie sulla situazione turca: “Baiazetto” [Sehzade Bayezid] secondogenito di Solimano I, avanza pretese sul trono e si dice essere in combutta con il sophi [Tahmasp, sovrano di Persia che nel 1555 aveva concluso una pace con i turchi] per occupare l’Egitto. Nei saluti finali Beccadelli chiede a Gualteruzzi di salutare per conto suo monsignor Antonio Bernardi e Annibal Caro. |
Fonte o bibliografia |
M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 56-59. |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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