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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
16/11/1558 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Alli 26 del passato scrissi a vostra signoria et le mandai le due vite delli nostri Illustrissimi signori rapezzate |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi chiedendogli di avvisarlo riguardo la ricezione dei volumi da lui inviati [si riferisce alla biografia di Contarini, cfr. G. Morandi, ‘Monumenti di varia letteratura tratti dai manoscritti di monsignor Lodovico Beccadelli arcivescovo di Ragusa’, t. I, parte seconda, 1797, pp. 9-59; e a quella del Bembo cfr. G. Morandi, ‘Monumenti’, t. I, parte seconda, 1797, pp. 223-252, scritte dallo stesso Beccadelli]. Vengono aggiunte notizie riguardo i figli di Gualteruzzi Ugolino Ottavia e Lelio. Beccadelli declina l’invito di passare del tempo in Italia per via di questioni che lo trattengono, aggiunge però informazioni riguardanti il mondo musulmano e sull’imminente guerra tra i figli del Turco [Solimano I, sultano dell’impero turco dal 1520], Selino e Baiasetto, sangiacchi in Anatolia |
Fonte o bibliografia |
M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 55-56. |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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