Mittente Beccadelli Ludovico Destinatario Gualteruzzi Carlo
Data 27/2/1557 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ragusa Luogo di arrivo
Incipit Sono circa dieci giorni c’hebbi una vostra di 25 Genaro con l’aviso della presa del forte d’Ostia
Contenuto e note Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi commentando i negoziati di pace avviati dal Papa [Paolo IV] tra gli spagnoli e gli imperiali, in particolare sostiene che anche la Chiesa ha alcuni problemi al suo interno e che egli stesso ha da contendere con quei “pastori nelle cose della Chiesa” che fanno ciò che non dovrebbero e compromettono le anime dei fedeli. L’arcivescovo di Ragusa commenta che gli sarebbe piaciuto avere il consiglio di “padre Bobadilla” [Francisco Mendoza de Bobadilla, vescovo di Coria] e asserisce che vorrebbe sapere ciò di cui hanno discusso il suo destinatario e monsignor Laynes [Giacomo]. Dalle notizie che arrivano da Costantinopoli Beccadelli riporta che i Turchi stanno preparando nuovamente una flotta e che manderanno una parte di esercito in Ungheria. L’arcivescovo richiede ancora a Gualteruzzi di far intercedere “Sant’Angelo” [Ranuccio Farnese] per Palladino Gondola il quale non può “dare l’offitio”. Il Beccadelli cita anche Giovanni Agostino [Fanti] che gli scrive da Bologna riguardo i suoi nipoti. A conclusione della lettera l’arcivescovo ringrazia l’amico per le notizie riguardo Filippo [Filippo Gheri, vescovo di Fano di cui Beccadelli era stato precettore. Vescovo di Ischia e poi di Assisi, coinvolto in alcune vicende inquisitoriali] e gli chiede di salutare monsignor Cirillo [Bernardino], madonna Lena [moglie di Gualteruzzi], Laynes e chiede inoltre notizie di “Michelagnolo” [Michelangelo Buonarroti].
Fonte o bibliografia M. C. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi (II), “Le lettere sono imagini di chi le scrive” corrispondenze di letterati di Cinque e Seicento, a cura di R. Ferro, Bergamo, Edizioni di Archilet, 2018, pp. 19-23.
Compilatore Zanazzi Alessandra
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