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Mittente |
Ottani Filippo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
31/8/1671 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Non mai con aspettativa più esatta attesero gl’ebrei |
Contenuto e note |
Ottani è felice d’aver ricevuto da padre Angelico una risposta, benché assai tardiva, che giunge infatti ora in agosto, pur essendo stata scritta nel passato inverno: cosa che aveva inizialmente indotto l’Ottani a dolersene con Lorenzo Legati. Ha temuto che l’Aprosio non avesse ricevuto il libretto “cogl’inclusi mostri” [allusione al libro di poeti vari ‘Pigmei canori, Bologna, Ferroni, 1669] ma il fatto di essere accolti nello “steccato famosissimo” della biblioteca aprosiana costituisce di per sé un obbligo vero e proprio dell’Ottani nei confronti dell’Aprosio; e non bastano perciò solo i ringraziamenti. Pensa dunque di contraccambiare con un’opera intitolata ‘Tempio d’Apollo’. Ottani segnala infine all’Aprosio il sig. Ippolito Antonio Grazioli, giovane letterato e studioso bolognese che è in procinto di stampare un libro di ‘Vigilie poetiche’, e chiede che il di lui nome possa essere inserito nella ‘Biblioteca aprosiana’ [A. Aprosio, ‘La biblioteca aprosiana …’, Bologna, Manolessi, 1673]. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, Ventidue lettere di Filippo Ottani, letterato e pittore seicentesco, “Atti e memorie. Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna”, 57 (2006), pp. 229-260, pp. 237-238 (lettera II) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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