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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
24/8/1556 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ragusa |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Quel prete che portò la lettera d’Antonio a Roma |
Contenuto e note |
Ludovico Beccadelli scrive a Carlo Gualteruzzi avvisandolo che sono arrivate alcune sue lettere precedenti e che mentre le ha lette era con lui anche l’ambasciatore Gondola [Giovanni]. Beccadelli si dice poi dispiaciuto per la morte di “monsignor Bino” [Giovanni Francesco Bini] e “Ignatio”, inoltre prega l’amico Carlo di andare a far visita al dottor Laynes [Giacomo] anche lui in cattive condizioni di salute. Beccadelli annuncia poi che desidererebbe aprire un collegio gesuita a Ragusa. L’arcivescovo di Ragusa prosegue la lettera lamentandosi del fatto che “monsignor Iulio” [forse Giulio Luciani] gli abbia scritto una missiva molto aggressiva accusandolo di non avergli pagato parte della pensione della badia. Il Beccadelli si dice sinceramente amareggiato dell’atteggiamento di costui e prega l’amico Gualteruzzi di intercedere anche lui affinché calmi gli animi. Il mittente avvisa inoltre che alla presente sarà allegata una lettera per Don Andrea d’Asola [Andrea Pampuro da Asola, monaco benedettino]. L’ultima informazione riguarda alcune monache di San Marco che vorrebbero prendere il velo ma che ancora non hanno venticinque anni, per cui Ludovico chiede l’intervento di monsignor Angelo [non meglio identificato]. |
Fonte o bibliografia |
M. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi: manoscritti e stampe, con un’appendice di lettere inedite, “Aevum”, 89 (2015), 3, pp. 679-681 |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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