Mittente Beccadelli Ludovico Destinatario Gualteruzzi Carlo
Data 17/3/1556 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ragusa Luogo di arrivo
Incipit Oltra quello che vi ho scritto per il signor Ambasciatore
Contenuto e note Beccadelli scrive a Gualteruzzi un’aggiunta a una lettera che sarebbe dovuta partire poco tempo prima con l’ambasciatore [Giovanni Gondola], il quale è stato tuttavia trattenuto per sei giorni per via del maltempo. Tramite Gualteruzzi spera di ottenere dall’Inquisizione il permesso per “raccogliere la penitenza” di alcune persone che per leggerezza hanno letto o tenuto qualche testo proibito dall’Indice. In particolare, un fedele gli avrebbe confessato con grande pentimento di aver tenuto una traduzione del “Brucciolo” [Antonio Brucioli, aveva pubblicato La Bibbia, quale contiene i sacri libri del vecchio testamento, tradotta nuovamente dall’Ebraica verità in lingua toscana per Antonio Brucioli coi divini libri del Nuovo Testamento di Cristo Gesù Signore e salvatore nostro tradotti dal greco dal medesimo a Venezia nel 1532, ovvero un volgarizzamento della Bibbia che ebbe larga diffusione e nel 1559 venne messo all’Indice. Brucioli venne processato nel 1548 e poi nel 1555], per tanto Beccadelli fa richiesta di poterlo assolvere senza troppo clamore. Il Beccadelli è inoltre sicuro che anche il “Reverendo Padre fra Michele” [Antonio Ghislieri] lo aiuterà così come il suo destinatario. Il mittente informa poi Gualteruzzi circa il suo stato di salute in via di miglioramento. Allude quindi a una “nominatione o presentatione” richiesta da alcuni “signori” [forse dell’Inquisizione] della quale scriverà meglio nel memoriale della lettera che verrà consegnata dall’ambasciatore. [Il memoriale riguardava l’esercizio dell’Inquisizione nella città di Ragusa].
Fonte o bibliografia M. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi: manoscritti e stampe, con un’appendice di lettere inedite, “Aevum”, 89 (2015), 3, p. 671.
Compilatore Zanazzi Alessandra
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