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Mittente |
Beccadelli Ludovico |
Destinatario |
Gualteruzzi Carlo |
Data |
19/10/1555 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ancona |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Hoggi vi ho scritto per l’ordinario della giunta nostra a salvamento in Ancona |
Contenuto e note |
Beccadelli scrive a Gualteruzzi informandolo di essere ad Ancona e di aver spedito a Roma, tramite un uomo di provenienza ragusana, una Bibbia scritta a mano e indirizzata a monsignor Alvise Spattano. Tale Bibbia era stata promessa da Beccadelli a de Nobili [Roberto, cardinale dal 1553, pronipote di Giulio III]. Beccadelli cede volentieri questo volume in quanto reputa sarà un dono apprezzato dato che de Nobili ha ancora una buona vista, inoltre chiede a Gualteruzzi di paragonare questo esemplare a quello del Faerno [Gabriele Faerno, letterato cremonese correttore e revisore presso la Biblioteca Vaticana dal 1549] per giudicare chi avesse “la penna più sottile”. Beccadelli conclude dicendo che avrebbe voluto far fare una copia da Carlo [probabilmente un amanuense che stava portando con sé nel suo viaggio verso Ragusa] ma crede che l’esemplare antico sarà un dono più gradito. |
Fonte o bibliografia |
M. Tarsi, Per il carteggio Beccadelli-Gualteruzzi: manoscritti e stampe, con un’appendice di lettere inedite, “Aevum”, 89 (2015), 3, p. 662 |
Compilatore |
Zanazzi Alessandra |
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