Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 24/6/1501 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Ferrara] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Non vi meravigliate se come seria el desiderio mio non vi scrivo
Contenuto e note Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico di famiglia del suo defunto marito, Giacomo Savorgnan, il cui testamento la vincolava alla castità] che, con suo estremo disappunto, dovrà aspettare il ritorno di Tristano [Savorgnan, fratello del defunto marito Giacomo] prima di poterlo raggiungere [forse a Venezia; vd. Se mai fui vostra, p. 154]. Si augura però di non essere dimenticata nel frattempo, e assicura che, nonostante le poche lettere, il suo pensiero corre sempre all’amato. Anche questa lettera, come la precedente [datata 7 Giugno 1501, incipit "Se non vi scrivo, magnifico misér Piero, è perché aspeto che sen vengi" (n. 74)] presenta l’intestazione “Man[gifico] mis[er] Piero Bembo”, sul retro. Una diversa mano [- riconosciuta come la mano di Bembo -] annota poi la data XXIIII Iun. MDI e aggiunge inoltre “Ex Ferr[ariae]”. Verosimilmente, è Bembo che ricostruisce la datazione, a distanza di tempo (vd. Carteggio, XXXV-XXXVIII): essa si riferisce dunque alla ricezione, che, vista la distanza tra Ferrara e Venezia, differirà di qualche giorno dall'invio.
Fonte o bibliografia La lettera è criticamente edita in: Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 103, lettera num. 74; Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, pp. 41-42, lettera num. 74. Per l'originale manoscritto: Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Vat. lat. 14189, c. 74r, sul verso della carta, Pietro Bembo associa alla lettera il numero LXXXVII.
Compilatore Merenda Adriana
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