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Mittente |
[Savorgnan] [Maria] |
Destinatario |
[Bembo] [Pietro] |
Data |
7/6/1501 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Ferrara] |
Luogo di arrivo |
[Ferrara] |
Incipit |
Se non vi scrivo, magnifico misér Piero, è perché aspeto che sen vengi |
Contenuto e note |
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante, e amico di famiglia del defunto marito di lei, Giacomo Savorgnan, il cui testamento la vincola alla castità] una breve lettera, rivolgendoglisi con formalità, in cui gli comunica che sta aspettando “Ser Troilo o la Malgarita” [messaggeri. Malgarita o Malgerita appare solo nella lettera precedente datata 20 Maggio 1501, incipit "Io ho riceute vostre letere, anzi pur lacrime, a le qual hora non rispondo ché per Malgerita mia masara, che vien con le done de misèr Erchole, arete risposta" (n. 72)], per consegnare loro una seconda lettera più articolata e personale. Avverte che il contenuto di tale lettera potrebbe anche non risultare piacevole. Nella presente, Maria si limiterà allora a raccomandarsi a Bembo e a “misér Ercole” [Ercole Sforza, vd. la lettera del 20 Maggio 1501, incipit "Io ho riceute vostre letere, anzi pur lacrime, a le qual hora non rispondo ché per Malgerita mia masara, che vien con le done de misèr Erchole, arete risposta" (n. 72)]. Chiede a Bembo di occuparsi della madre, dal momento che non può recarsi presso di lei né inviarle "lo sparivieri", di cui ha bisogno per servire a cena; [questo dettaglio spingerebbe ad ipotizzare che i due si trovino ancora nella stessa città e che Bembo possa prontamente accorrere in aiuto della madre di Savorgnan. Per la vicinanza di Pietro alla famiglia Savorgnan cfr. lettera num. 66]. Si dichiara sorpresa di non aver ricevuto risposta a proposito di Carlo [fratello di Pietro, amico di Savorgnan da lungo tempo] e di una qualche veste. Chiude la lettera la consueta dichiarazione di amore e fedeltà. Sul verso della carta, si legge l’intestazione “Mis[er] Piero Bembo” [e tale indirizzo insieme alla formale formula di apertura proverebbero il “carattere non confidenziale, ostensibile” della lettera, vd. Carteggio, p. 154]. La lettera è datata 7 Iunii MDI e la stessa mano indica la provenienza "ex Ferr[ariae]". Verosimilmente, è Bembo che ricostruisce la datazione, a distanza di tempo: essa si riferisce dunque alla ricezione, che potrebbe coincidere con l'invio nel caso in cui i due corrispondenti si trovino entrambi a Ferrara. Circa la datazione e la numerazione delle lettere di Savorgnan, si veda quanto osservato in Carteggio, XXXV-XXXVIII. |
Fonte o bibliografia |
La lettera è criticamente edita in: Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, pp. 102-103, lettera num. 73; Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, p. 41, lettera num. 73. Per l'originale manoscritto: Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Vat. lat. 14189, c. 73r; sul verso della carta, Pietro Bembo associa alla lettera il numero LXXXVI. |
Compilatore |
Merenda Adriana |
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