Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 11/11/1500 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit O, o, che dimane non poso e non meno so' io soligitata che voi siate
Contenuto e note Maria Savorgnan, probabilmente rispondendo a un messaggio in cui Pietro Bembo [con cui ha una relazione segreta e che è amico della famiglia del suo defunto marito, Giacomo Savorgnan] le proponeva di incontrarsi l’indomani, scrive che questo non le è possibile. Esorta Bembo a non mandarle più “el Saracino” [forse un servitore di Bembo] perché non è abbastanza prudente, e a non andare da lei se prima non riceve lettere di “misèr Erchules” [con ogni probabilità Ercole Strozzi]. Aggiunge anche che Do. [Donata, sua domestica e confidente] non ama le “chare” [come indicato in Se mai fui vostra, p. 122, le carrette “in quanto mezzi di trasporto sono indici della progettata partenza per Ferrara”, a cui Savorgnan fa esplicitamente riferimento per la prima volta nel messaggio datato 12 novembre 1500 (incipit “Per questa setimana non c'è hordine. L'altra poi nel principio serà certo”)]. Nella parte successiva del messaggio Savorgnan menziona anche un proprio ritratto che dovrebbe esser consegnato a Bembo [al riguardo, si veda ancora Se mai fui vostra, pp. 122-123]. Infine, commentando i rischiosi scambi di biglietti con l’amato, Savorgnan nomina F. [Francesco] e B. [Bernardino]. Come si evince dal carteggio, Francesco era il fanciullo di cui Savorgnan spesso si serviva per comunicare con Bembo; Bernardino, invece, era l’uomo che viveva con Savorgnan e ne controllava più da vicino la condotta (forse per conto del cognato di lei, Tristano Savorgnan). Anche se si possono registrare almeno due proposte di identificazione (si vedano Carteggio, XX, n. 1 e Se mai fui vostra, 39, n. 12), l’identità di Bernardino è tuttora incerta. Sul verso della carta che contiene il messaggio autografo di Savorgnan, Bembo ha segnato, probabilmente a distanza di tempo, la data “11. Novemb. MD.” e il numero “LXVII”. Verosimilmente, la data si riferisce alla ricezione della lettera, che comunque, trovandosi entrambi i corrispondenti a Venezia, sarà avvenuta lo stesso giorno dell’invio. Circa la datazione e la numerazione delle lettere di Savorgnan, si veda quanto osservato in Carteggio, XXXV-XXXVIII.
Fonte o bibliografia Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 96, lettera num. 57; Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, p. 33, lettera num. 57; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14189, c. 57r (sul verso della carta Bembo ha annotato la data "11. Novemb. MD." e ha contrassegnato la lettera con il numero "LXVII").
Compilatore Antonini Claudia
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