Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 5/9/1500 Tipo data Congetturale
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Mi doglio assai che eri mi fosti apreso e non vi parlai
Contenuto e note Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, il cui testamento vincola la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli, e assegna al fratello Tristano Savorgnan l'esecuzione di tale disposizione] pregandolo di non andare a trovarla quel giorno stesso in quanto indisposta. Alla fine della lettera scrive infatti "Credo di morir da tanta doglia di testa". Gli propone quindi di recarsi da lei il gorno seguente. "La data 5 è sostituita dal Bembo a un precedente 2 [...] ed è garantita dall'accenno alla presa di Modon da parte dei Turchi, di cui era giunta proprio quel giorno la notizia a Venezia (cfr. Sanudo III, 716), ed era, il 5, per l'appunto sabato" (Carteggio, p. 148). La data (sul verso della carta: "5 Sept. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo: si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "LI". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51.
Fonte o bibliografia La lettera è criticamente edita in Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 92, lettera num. 47. Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, p. 27-8, lettera num. 47. Cod. Vat. lat. 14189, c. 47r, lettera contrassegnata con il num. LI sul verso della carta da Pietro Bembo.
Compilatore Leonardi Francesca
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