|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
[Savorgnan] [Maria] |
Destinatario |
[Bembo] [Pietro] |
Data |
17/8/1500 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Questa sera farete quello che ne la poliza de l'altro eri vi disi |
Contenuto e note |
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, le cui disposizioni testamentarie vincolano la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli] di fare quanto da lei indicato in una lettera di due giorni prima: recarsi al Campo di San Trovaso quella notte e osservare le finestre del piano superiore [di casa di Maria]: quando vi vedrà una luce dovrà andare alla porta. Se dopo due ore di attesa non vedrà la luce, potrà cessare di aspettare il segnale. Maria dice poi a Pietro di andare "coperto per la guida" [il che è presumibilmente da intendere come 'scortato e protetto da Marco', il complice degli incontri fra Maria e Pietro (Se mai fui vostra, p. 115)]. Maria scrive infine che l'indomani gli risponderà a proposito delle visite mentre "lui" [Bernardino Sbrojavacca da Udine, designato guardiano della castità della vedova Maria da Tristano, fratello del defunto marito Giacomo Savorgnan (Carteggio, p. 146)] sta di guardia alla finestra ferrata [usata per agganciare la corda tramite cui Bembo poteva accedere alla camera dell'amata]. La data (sul verso della carta: "17 Aug. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "XXXVII". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51. La "poliza de l'altro eri" menzionata nell'incipit della lettera è con ogni probabilità la lettera mancante fra la numero 33 e 35 secondo la numerazione riportata dal Bembo nel Cod. Vat. lat. 14189 (Carteggio, p. 146). Il riferimento alla "finestra ferata" si comprende alla luce della lettera datata 17 Agosto "Partito che da me fosti eri, vene per mia disgratia quel chi B. dice io eser inamorata" (Se mai fui vostra, pp. 85-86, n. 34). |
Fonte o bibliografia |
Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 86, lettera num. 35. Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, p. 20, lettera num. 35. Cod. Vat. lat. 14189, c. 32r, lettera contrassegnata sul verso della carta con la data "17 Aug. MD" e il numero "XXXVII" da Pietro Bembo. |
Compilatore |
Ferrini Roberto |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|