Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 8/8/1500 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Mandai F. eri sera e non trovò C. Doppo M. parlò con Do.
Contenuto e note Maria Savorgnan esordisce scrivendo a Pietro Bembo [con cui ha una relazione segreta e che è amico della famiglia del suo defunto marito, Giacomo Savorgnan] che la sera precedente ha inviato a casa sua F. [Francesco, il fanciullo di cui spesso si serviva per comunicare con lui], il quale però non ha trovato C. [Cola Bruno, segretario e uomo di fiducia del Bembo]. La parte successiva del messaggio riferisce il contenuto di una conversazione tra Do. [Donata, domestica e confidente di Savorgnan] e M. [Menica, vicina di casa di Savorgnan; oppure Marco, complice della relazione tra i due corrispondenti, che pure viveva nei pressi della casa di Savorgnan e che viene menzionato più avanti nella lettera]. La conversazione riguardava un certo Lorenzo da Molin [ed era forse collegata agli eventi a cui alludono le precedenti missive di Savorgnan a Bembo, a partire da quella datata 4 agosto 1500, incipit “Se a voi piace a me pare che questa sera a due hore andate da quel vicino”]. Savorgnan specifica poi che non è più necessario che Bembo contatti Marco [al contrario di quanto lei stessa aveva suggerito nell’altro messaggio datato 8 agosto 1500, incipit “Io sto bene e così tuti di chasa stano di bona voglia”]. E avvisa Bembo che forse l’indomani invierà il servitore di B. [Bernardino] a chiamarlo. [Bernardino – si evince dal carteggio – era l’uomo che viveva con Savorgnan e ne controllava più da vicino la condotta (forse per conto del cognato di lei, Tristano Savorgnan). Anche se si possono registrare almeno due proposte di identificazione (si vedano Carteggio, XX, n. 1 e Se mai fui vostra, 39, n. 12), l’identità del personaggio resta tuttora incerta]. Da ultimo, la mittente esprime il desiderio di avere notizie di Carlo [Bembo, fratello di Pietro]. Sul verso della carta che contiene il messaggio autografo di Savorgnan, Bembo ha segnato, probabilmente a distanza di tempo, la data “8. Aug. MD.” e il numero “XXVI”. Verosimilmente, la data si riferisce alla ricezione della lettera, che comunque, trovandosi entrambi i corrispondenti a Venezia, sarà avvenuta lo stesso giorno dell’invio. Circa la datazione e la numerazione delle lettere di Savorgnan, si veda quanto osservato in Carteggio, XXXV-XXXVIII.
Fonte o bibliografia Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 82, lettera num. 25; Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, pp. 14-15, lettera num. 25; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14189, c. 25r (sul verso della carta Bembo ha annotato la data "8. Aug. MD." e ha contrassegnato la lettera con il numero "XXVI").
Compilatore Antonini Claudia
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