Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 21/7/1500 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Questo stramboto, (h)o voglian dir stramato, mi fu dato venere
Contenuto e note Maria Savorgnan invia a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, che aveva vincolato con disposizione testamentaria la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli], uno strambotto ["L'andar a passo a passo piano piano"] che consiglia all'amato la prudenza nelle cose d'amore [con rimando nell'ultimo verso a RVF CCLCIV 12-13, citato da Bembo in una lettera del 19 luglio 1500, Carteggio, p. 74, num. 37, Se mai fui vostra, p. 109]. Specifica di averlo composto il venerdì precedente il giorno in cui scrive la lettera, e di aver atteso ad inviarlo poiché c'era stata un'eclissi. Lo prega di restituirle una lettera inviatagli la sera precedente, che lei stessa ritiene incomprensibile. Introduce una manovra strategica che coinvolge la residenza di campagna di Bembo [villa Bozza a Santa Maria di Non presso Padova, definita latinamente da Bembo "Noniano"] ed è finalizzata a incrementare le possibilità di incontrarsi. Gli raccomanda di scriverle, perché manderà nuovamente F. [Francesco, suo messaggero], alla sua dimora in giornata. Conclude ammonendo [con rimando a Petrarca RVF CCXLIV 6 e TF II 150, Se mai fui vistra, p. 110] che un eventuale venir meno dell'amore di [Bembo] si tradurrà in danno per lei e vergogna per lui. I luoghi di partenza e di arrivo non sono indicati ma si deducono agevolmente dal fatto che entrambi gli amanti si trovano a Venezia; in particolare, l'invio di lettere e risposte tramite Francesco due volte nella stessa giornata implica una distanza molto breve tra le due dimore. Le due date (sul recto della carta, in calce: "XX Jul. MD", sul verso: "21 Jul. MD") non sono segnate dalla mittente, ma ricostruite dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV). Il 20 luglio 1500, un venerdì, è probabilmente il giorno della composizione dello strambotto; il 21 luglio, un sabato, sarà la data in cui la missiva è stata ricevuta dal destinatario - ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è "VIII". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51.
Fonte o bibliografia La lettera è criticamente edita in Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 76, lettera num. 8; e in Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, pp. 7-8, lettera num. 8. Per l'originale manoscritto: Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Vat. lat. 14189, c. 8r, lettera contrassegnata con il num. VIII sul verso della carta da Pietro Bembo.
Compilatore Caiazza Ida
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