Mittente [Savorgnan] [Maria] Destinatario [Bembo] [Pietro]
Data 21/7/1500 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Venezia] Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit No mi meraviglio che sì presto dil vostro eror vi siate acorto
Contenuto e note Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, il cui testamento vincola la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli, e assegna al fratello Tristano Savorgnan l'esecuzione di tale disposizione] che, pur avendo riconosciuto il suo errore [si tratta, probabilmente, dell’accenno ad un altro precedente amore, per cui si veda la lettera del 20 luglio 1500, incipit "S'io non vi ho scrito prima non vi meravigliate" (n.4)], ha mancato di addurre giustificazioni proprio per ciò che l’aveva ferita. Nonostante la tendenza dell’amato a visitare altre donne [per il significato di “andare su per sarze” qui utilizzata vd. Se mai fui vostra, p. 108], di cui pure non si dichiara contenta, Savorgnan afferma di non voler interrompere la corrispondenza, dal momento che Bembo sembra ricevere le sue lettere con piacere. Si auspica che la missiva portata da C. [Cola Bruno, fedele servitore di Savorgnan] chiarisca le sue posizioni, che tuttavia non riguardano l'intensità del suo sentimento, che non riuscirebbe comunque a sopire. Savorgnan specifica che non biasima l'amato, ma la sua sorte. La lettera si chiude con il riferimento a B. [Bernardino Sbrojavacca da Udine, guardiano di Maria per conto di Tristano Savorgnan, nominato per via testamentaria dal fratello Giacomo capo della famiglia e tutore della castità vedovile alla quale era vincolata Maria, pena la perdita della tutela dei figli], la cui presenza non le dà la libertà di continuare a scrivere. Sul manoscritto, in calce al testo, si legge XII Kal. Aug. MD; sul verso della carta la lettera è datata 21 Iul. MD, corretto in 19 Iul., e poi rispristinato. Si noti che la datazione è ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo: essa si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Circa la datazione e la numerazione delle lettere di Savorgnan, si veda quanto osservato in Carteggio, XXXV-XXXVIII.
Fonte o bibliografia La lettera è criticamente edita in: Maria Savorgnan, Se mai fui vostra. Lettere d'amore a Pietro Bembo, nuova edizione critica a cura di Monica Farnetti, Ferrara, Edisai, 2012, p. 74, lettera num. 5; Maria Savorgnan-Pietro Bembo, Carteggio d'amore (1500-1501), a cura di Carlo Dionisotti, Firenze, Le Monnier, 1950, p. 5, lettera num. 5. Per l'originale manoscritto: Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Vat. lat. 14189, c. 5r, lettera contrassegnata con il numero V sul verso della carta da Pietro Bembo.
Compilatore Merenda Adriana
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