Mittente Bevilacqua Giovan Domenico Destinatario Franco Nicolò
Data 8/7/1559 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Roma
Incipit Signor mio Osservandissimo. Io sarò questa volta il Secretario di tutti costoro
Contenuto e note Giovan Domenico Bevilacqua scrive a Nicolò Franco. Dice che in questa occasione farà il portavoce di alcuni amici napoletani, i fratelli Galiotto e Cesare Pagano, Onofrio Nazio, Giovan Battista Pino e Giovan Tommaso Cimello, e anche del Filarete.Tutti loro lo hanno pregato di salutarlo a suo nome. Se Franco volesse far sapere loro che li ama, può scrivere quattro righe a Bevilacqua. Questi vorrebbe avere più spesso notizie di Franco. Prova a convicerlo che Roma non è Venezia, e, sapendo "il Vangelista" che Franco è, non potendo lui tacere ciò che vede e che sente, lo mette in guardia. Bevilacqua comunque è convinto che Franco sappia come attraversare questi mari senza rimanere incastrato negli scogli. Si dice certo che Franco saprà raccontare questo periodo tempostoso. Raccomanda entrambi a Santo Ermo che, col mostrare le sue fiaccole, potrà illuminare le loro strade.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 570r-571r
Compilatore Federica Condipodero
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati