Mittente Franco Nicolò Destinatario Sofronio Marco
Data 9/6/1559 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Cisterna di Latina
Incipit Volesse Dio, ch'io potessi adoprarmi in serviggio del desiderio vostro
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a Marco Sofronio, al quale dice che dal momento della sua partenza non ha più incontrato Benedetto Egio. Rassicura poi Sofronio del fatto che l'Accademia lo ricorda con affetto: il cavalier Sellori, il Buonaccorsi e il Babbi parlano di lui con affetto. Franco condivide con Sofronio la rievocazione di un pranzo avuto con gli amici dell'Accademia, svoltosi con "dolcezza di belli motti". Gioca sul termine cisterna, dicendo che "le Cisterne di questi tempi son fresche et necessarie per calarci li fiaschi". Ricorda che Sofronio desidera vedere sistemata la sua cetra.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 568r-569r
Compilatore Federica Condipodero
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