Mittente Bevilacqua Giovan Domenico Destinatario Franco Nicolò
Data 3/6/1559 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Roma
Incipit Nel procaccio passato, mi trovai Signor mio, sì intrigato tra certi miei travagli
Contenuto e note Giovan Domenico Bevilacqua scrive a Nicolò Franco, scusandosi perché fino a quel momento non è riuscito a scrivergli a causa di alcuni travagli domestici. Si dichiara suo servitore. Lo informa che ha mostrato la lettera di Franco sul sonetto per Berardino Rota, che si è mostrato riconoscente e lieto che Franco si trovi ora fuori da ogni travaglio. Bevilacqua aggiunge anche che è stato Rota a insistere perché gli scrivesse e a informarlo di quello che lo stesso Rota aveva detto. L'avrebbe fatto lui stesso se la chiragra non glielo avesse impedito. Giovan Battista Pino ha mandato a Franco da circa un mese il centone petrarchesco "Canzone ne la morte de l'Imperador Carlo Quinto". Non avendo ricevuto risposta da Franco, ha chiesto a Bevilacqua di sollecitarlo.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 566v-567v
Compilatore Federica Condipodero
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