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Mittente |
Bevilacqua Giovan Domenico |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
13/5/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Non ho hora Signor mio, cosa nuova da scrivervi, fuor che mandarvi a leggere il presente Sonetto |
Contenuto e note |
Giovan Domenico Bevilacqua scrive a Nicolò Franco. Gli dice che al momento non ha delle cose nuove da fargli leggere, a eccezione di un sonetto da lui scritto in lode di Berardino Rota, con cui vorrebbe farsi conoscere come devoto delle sue virtù. Spera che Rota possa accettare questa carta a lui offerta. Si augura che il giudizio di Franco su questo suo componimento non sia troppo duro. Gli porge i saluti di Galiotto Pagano, che non gli scrive perché ha la mano gonfia a causa di un infortunio. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 564r |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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