|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Pagano Galiotto |
Data |
7/5/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Messer Gioan Domenico Bevil'acqua, a cui io commisi questo ufficio per lettra |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Galiotto Pagano. Fa riferimento al fatto di avere chiesto a Giovan Domenico Bevilacqua di salutarlo a suo nome, dopo aver saputo che si trovava a letto a causa di una febbre. Spera di trovarlo adesso "sano et gagliardo". Ha appena ricevuto una sua lettera di risposta a un'altra missiva. Richiama la memoria del padre di Galiotto Pagano, Fabio. Franco annuncia che starà a Roma ancora qualche giorno, alla mercé delle speranze di aiuti che lo hanno ingannato. Si raccomanda al fratello di Pagano, Cesare e a Scipione Longobardo, perché non lo tengano escluso dal loro animo. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 560v-561v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|