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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Mansella Rinieri |
Data |
1/5/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Benevento |
Incipit |
Signor mio caro, ho visto con la vostra lettera ciò che per l'a dietro so stato solito del vostro core |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Rinieri Mansella. Gli dice che tramite la sua lettera ha sentito ciò che aveva già conosciuto in passato, cioè il suo affetto sincero. Mansella non ha bisogno di scusarsi per non avergli scritto quando si trovava in carcere. Lo ringrazia, anzi, per averlo sempre amato in un modo che rende superflue anche le offerte della sua cortesia. Franco fa poi dei riferimenti ironici ai nobili, citando quello che disse Giacomo Antuono, quando, "assaltato da Paraclito nel ponte di Tammaro per li cedoloni de le scomuniche", si salvò dalla morte dicendo: "deh, per gratia, volta l'hasta che io cedo a la nobiltà". Franco conferma la sua disponibilità a servire Mansella, anche con la sua penna. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 559r-v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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