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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Bevilacqua Giovan Domenico |
Data |
20/4/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Messer Gioan Domenico mio; che m'habbiate confortato con una vostra lettera |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Giovan Domenico Bevilacqua. Lo ringrazia per la lettera che lo ha confortato e gli dice di non preoccuparsi per non avergli scritto prima. Ha apprezzato la visita fatta a suo nome dal Marchese di Capestrano, probabilmente Giovan Francesco Sergio. Franco si trattiene a Roma ancora per un po', nella speranza di qualche novità. Dice di essere stato castigato con il pretesto di essere poeta e che non ha intenzione di recarsi a Napoli e neppure in Abruzzo presso il Duca di Popoli [Giovanni Giuseppe Cantelmo], al cui servizio lo vorrebbe Onofrio Nazio. Essendo appena scappato dalle catene non vuole tornare in servitù. Rimarrà così, povero ma libero. Esorta Bevilacqua a continuare a scambiarsi lettere e gli chiede di salutargli i suoi amici a Napoli, compreso Galeotto Pagano. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 557r-v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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