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Mittente |
Velli Francesco |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
12/4/1559 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Navelli |
Luogo di arrivo |
Paliano |
Incipit |
Dopo la mia uscita di Roma non ho hauta pari contezza |
Contenuto e note |
Francesco Velli scrive a Nicolò Franco. Gli dice che dal momento della sua uscita da Roma non ha avuto reale contezza della lettera di Franco. Rimane obbligato nei confronti della sua cortesia. Si è allontanato dalla corte e da molti amici e padroni. Lamenta la situazione di Roma, che, nonostante la partenza di Carlo Carafa e dei fratelli, è ancora sottoposta a guide scellerate. Se la regge ancora lo stesso capo che l'ha posseduta "sotto mille false coperte", è destino che debba essere attraversata da superbia, avarizia, crudeltà, invidia, odio, ingratitudine. Gli comunica di trovarsi ora in un "Castello detto li Navelli". Si riserva di ringraziarlo a voce, più avanti, del suo affetto. Dice di avere consegnato la lettera di Franco a Diomede Carafa. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 551r-552r |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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