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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Nazio Onofrio |
Data |
1558 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Corte Savella |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
S. Nofrio: vi ringratio quanto si può deli conforti che la vostra m'ha dati |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Onofrio Nazio dalle carceri di Corte Savella. Si trova in carcere dal quindici luglio precedente [termine post quem per la stesura della missiva], quando è stato trovato in casa di Bartolomeo Camerario che lo stava ospitando. Questo però è stato solo un pretesto: il vero motivo dell'arresto sta nella stesura da parte di Franco dei "Commentari" latini in cui ha lacerato i vizi della corte romana. Franco critica un simile trattamento, riservato a lui, che si era recato a Roma con le migliori intenzioni. Si aspetta aiuti dal Duca di Popoli [Giovanni Giuseppe Cantelmo], e sarebbe anche tempo che arrivassero: se davvero apprezza tanto la sua virtù, dovrebbe aiutarlo. In verità, ha pochissima speranza in lui. Lancia un riferimento piccato a quei patroni che gli fanno tanto male, dopo aver promesso di fargli tanto bene. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 542v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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