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Mittente |
Pagano Galiotto |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
8/5/1558 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Benevento |
Incipit |
Tornato ch'io fui di terra d'Otranto dal nostro signor Lutio Venato |
Contenuto e note |
Galiotto Pagano scrive a Nicolò Franco. Racconta che dopo essere tornato da Otranto, dove è stato ospite di Luzio Venato, ha avuto notizie di Franco e ha pensato di scrivergli. Gli dice che ha sempre avuto in animo di andare a visitarlo di persona, e per questo ha sempre rimandato l'idea di scrivergli. Non gli è stato poi possibile spostarsi, quindi non vede Franco da quando, quattordici mesi prima, ha lasciato Napoli. Ragguaglia poi Franco su quanto occorso in questo tempo: l'Accademia ha perso ciò che aveva ottenuto negli anni, c'è stato un duello tra Marcantonio e il signor Tabalia, il Padre Cimino è venuto a mancare nel giorno di Pasqua. Ha voluto dirlo a Franco sia perché i due erano amici in Napoli, sia perché con i suoi scritti Franco ha consolato il comune dolore degli amici del defunto. Lo saluta. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 539r-540r |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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