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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Controvieri Tommaso, Vescovo di Penne |
Data |
3/1/1558 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Benevento |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Che V.S. Revma molto stimi, sì come dice, la mia virtù, mi fa chiaro ogni giorno |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Tommaso Controvieri, vescovo di Penne. Lo ringrazia per l'apprezzamento rivolto ai suoi "Capitoli del Sei, del Sette e dell'Otto", cosa che gli dimostra quando stimi la sua virtù. Franco gli manda quindi un "nuovo gheribizzo, non meno piacevole che Satirico, sopra il levare de le berette". Annuncia che di lì a pochi giorni sarà a Roma, dove il Conte di Popoli [Giovanni Giuseppe Cantelmo] ha in programma di tornare e dove sembra che possa ottenere "da sua santità" [Paolo IV] il comparire di Franco in città. Non si cura né delle disgrazie né "de l'ambitioni gaglioffe". Gli comunica che la vicenda relativa a Mascambruno è terminata positivamente. Saluta anche il fratello e il nipote del vescovo, Girolamo e Giovan Giacomo. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 524v-525v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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