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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Soriceo Antonio |
Data |
1/12/1556 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Benevento |
Incipit |
Sa Dio, in che disperatione mi mettono cotesti iniqui parenti |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive ad Antonio Soriceo. Si lamenta dei parenti, contro i quali lancia un'invettiva, dicendo che non li ha mai sentiti vicini. Sembra che gli stessi parenti abbiano avanzato pretese sui libri, che invece Franco insiste perché vadano a lui. A Franco non interessa che loro pensino cose indegne di lui, quello che gli interessa è che non si impadroniscano dei libri. Se pensano di attrarlo a Benevento in questo modo, si sbagliano. Allude a delle cose che a Roma "si stanno inbonacciando". Si dice stanco di stare a Napoli, che gli "puzza bestialmente". |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 513r-v |
Compilatore |
Federica Condipodero |
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