Mittente Franco Nicolò Destinatario Carafa Diomede
Data 1/3/1556 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Roma
Incipit Posso ben'io senza dubio morire nele mie carte ma nela vostra memoria non può essere
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a Diomede Carafa. Esordisce dicendo che le sue carte non sono tali da garantirgli l'immortalità. Rinnova la sua speranza nel Carafa e nella possibilità di ottenere aiuti da lui. Si scusa perché, abituato com'è a essere misero, sa accontentarsi delle "usate miserie". Menziona Giovan Carlo Brancazzo [Brancaccio], "il quale con ogni ragione ha fatto il suo cedo bonis in Napoli per isperanzarsi ne' cappelli di Roma".
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 500r-v
Compilatore Federica Condipodero
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