Mittente Tomacello Scipione Destinatario Franco Nicolò
Data 1555 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Napoli
Incipit Signor mio, suole a tristo alchimista, perlopiù avvenire che, havendo mescolato l'oro co'l piombo
Contenuto e note Scipione Tomacello scrive a Nicolò Franco. Esordisce richiamando l'abitudine degli alchimisti che, quando provano a unire l'oro con il piombo per formare una lega e incontrano difficoltà, gettano tutto al fuoco per ottenere comunque l'oro. Tomacello paragona ciò ai suoi componimenti, in cui il contenuto può essere considerato oro e lo stile piombo. Intende offrirli al fuoco, cioè al giudizio di Franco.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 481r
Compilatore Federica Condipodero
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