Mittente Franco Nicolò Destinatario Longobardo Scipione
Data 1554 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Napoli
Incipit Con ogni ragione, si come mi fate intendere per una vostra, dovete far conto
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a Scipione Longobardo. Lo esorta a scrivere in lingua materna, che viene data dalle fasce, e che viene compresa dai più. Approva la scelta di Longobardo di avere eletto due maestri: Boccaccio per la prosa e Petrarca per il verso. Franco lo esorta non a continuare a leggere questi due autori, bensì a scrivere secondo il loro esempio, "donde senza dubbio si farebbe l'acquisto de le scelte parole, s'havrebbe la trama che si ricerca nel tessere, avanzerebbe il giuditio di disponerla ne' suoi luoghi, et da sé stesso si scopreria il modo di por freno a le clausule". Loda il giudizio e l'ingegno di Longobardo, proprio dei sapienti che sono arrivati alle ricchezze della lingua materna.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 460v-461r
Compilatore Federica Condipodero
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