Mittente Franco Nicolò Destinatario
Data 1553 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Napoli] Luogo di arrivo
Incipit Il soccorso ch'io aspettava dalla bella e pietosa Mano in rifugio di questi ultimi mali
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a una destinataria anonima. Si tratta di una lettera amorosa, in cui Franco fa riferimento all'aiuto che la "bella et pietosa Mano" della donna gli ha dato. La benedice, e ringrazia la donna per "questa nuova et disusata pietate". I suoi occhi sono gli unici soli a cui Franco ha consacrato la sua fede. Vuole imparare dal suo celeste intelletto, e questa è una delle ragioni per cui è diventato seguace della sua anima.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 442r-v
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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