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Mittente |
Gelli Giovan Battista |
Destinatario |
Varchi Benedetto |
Data |
31/1/1543 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Messer Pierfrancesco mandò stamani per me et mi disse che io vi scrivessi |
Contenuto e note |
Dopo aver parlato con Pierfrancesco [= Ricci, segretario particolare di Cosimo I], che a sua volta aveva avuto parere positivo da Cosimo I, Gelli scrive a Varchi invitandolo caldamente a tornare a Firenze: l'affare è ancora segreto, tanto che nemmeno Luca [Martini] ne è al corrente, ed è opportuno che la cosa rimanga discrezionale finché Varchi non rientra in città. Molti sono gli amici su cui Varchi può contare a Firenze, ma non tutti sono fidati: e in effetti, dopo che Luca [Martini] aveva fatto pervenire una lettera di Varchi a Cosimo I, la notizia si era sparsa in città e molti, per desiderio di farsi vedere, si erano detti disponibili, rallentando però la pratica. Ad ogni buon conto, Varchi deve considerare solo Cosimo I e Pierfrancesco [Ricci], e tener conto dipoi dell'amicizia di Gelli. Il duca di Firenze ha molto apprezzato i sonetti inviati da Varchi: potrebbe essere dunque opportuno spedirne altri da subito, o portarne di pronti a Firenze, per ringraziare il duca e il suo segretario. Varchi stia dunque sereno, ché potrà con "buona grazia" rientrare a Firenze, non senza allegrezza dello stesso Gelli. |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Autografi Palatini, Varchi, II 6; Lettere a Benedetto Varchi (1530-1563), a cura di Vanni Bramanti, Manziana, Vecchiarelli, 2012, lettera 107 |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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