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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Negroni Pietro |
Data |
15/7/1553 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Con quel sapore, ho letta la vostra lettra, che di Cossenza scrivete che desiderava veramente la fama |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Pietro Negroni, pittore. Dice di aver letto la lettera che gli ha mandato da Cosenza con desiderio reale, volendo avere notizie sia da lui che da [Antonio] Soriceo. Passa poi a fare un parallelismo tra la pittura di Negroni e la sua scrittura, e in particolare in relazione ai modi di rappresentare Franco che Negroni porta a termine in entrambe le modalità. Franco ritiene che la pittura sia poesia, cioè invenzione "che fa apparere quel che non è", e Negroni fa sembrare Franco molto più "vago et vistoso". Franco dice che se il suo nome ha "cotale apparenza che, dove hora perlopiù non si vede" Negroni fa in modo che sia visibile, Franco non si stupisce che i pittori usino "alle volte diligenza soverchia". Lo prega di raccomandarlo al Soriceo. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 439r-v |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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