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Mittente |
Sorrento Giovan Domenico |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
8/11/1552 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Signor mio: vorrei più tosto esser morto che acquistare appo voi un altro nome |
Contenuto e note |
Giovan Domenico Sorrento scrive da Cosenza a Nicolò Franco. Per prima cosa gli conferma la sua devozione e la servitù nei suoi confronti. Richiama anche la donna presso cui ha interceduto per conto dello stesso Franco. Fa cenno all'"Hendecasyllabo" franchiano che ha impressionato Soriceo e che ha "fatto mutar credenza a tutti coloro che stavano ostinati su'l dire che, anchorché la dottrina sia molta in voi, la penna non riuscerìa ne la testura latina, come ne la Toscana". Fa poi riferimento a un'altra opera di Franco, intitolata il "Giubileo de li tre digiuni" e composta da quattro "Poemi dottissimi". Entrambi questi testi sono stati diffusi non solo in Calabria ma anche a Roma. Lo avverte che è arrivato Tommaso delle Macchie "co'l Petrarca", cioè con qualche edizione petrarchesca. Lo prega di ricordarsi sempre del suo Crati. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 428r-v |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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