Mittente Franco Nicolò Destinatario Soriceo Antonio
Data 1552 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Egli è il tutto, ch'io fui brevissimo per una mia et mi potrei scusar ne la fretta del messo
Contenuto e note Nicolò Franco scrive ad Antonio Soriceo una lettera di scuse per essere stato molto breve in una lettera precedente, anche per la fretta del messaggero. Non vuole però dare ad altri colpe che sono solo sue e della sua penna, che è poco pronta. Sono tempi, poi, nei quali è necessario scrivere schiettamente e avere spirito pragmatico, senza ricami. Al Soriceo che si lamenta dello scrivere melanconico di Franco, risponde che potrà trovare scrittori "tutti attillati et tutti galanti, con ricami di Gioan Boccaccio et con trene [sic] di Gioan Villani".
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 427r
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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