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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Sorrento Giovan Domenico |
Data |
15/9/1552 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Crati mio: Tutto è stato ben esseguito, quando havete già adoprato per mio servigio |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Giovan Domenico Sorrento a proposito di una donna cosentina, presso la quale vorrebbe che Sorrento intercedesse. Franco prende spunto da una lettera, in cui sembra che parli di lei, ma non è così. Se volesse parlare di lei in una lettera, infatti, userebbe altri termini e altre espressioni. Franco sa da Sorrento che la donna ha come carissima la sua servitù. Se dovesse chiedere a Sorrento come mai Franco ora non le scrive, deve dirle che vuole farlo quando avrà a disposizione parole all'altezza. Ha saputo da Sorrento che lei vuole restare segreta, e così sarà. Avrà sempre l'anima di Franco come ancella. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 420r-421r |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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