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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Zambeccari Alessandro |
Data |
1552 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
[Sulmona] |
Incipit |
Se il Padre Onufrio, non havea questo titol Fratesco che maladetto sia quando l'hebbe |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Alessandro Zambeccari, raccontandogli l'agguato subito durante un viaggio da un frate. Tale frate Onofrio era in viaggio verso Caiazzo (Caserta), e lungo la strada è stato svaligiato di tutte le "reliquiette secrete, come verbi gratia i Pater nostri del Rosario et l'In principio ricamato". Racconta dei tentativi di risarcire il frate, offrendogli altri oggetti e collane. Dice a Zambeccari che probabilmente il frate meriterebbe un ronzino per ristorarsi. Franco dice che avrebbe voluto inviargli anche un sonetto, ma voleva tenersi un'altra occasione per scrivergli. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 417v-418r |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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