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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Pappasidere Giacomo Antonio |
Data |
27/6/1552 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Morano Calabro |
Incipit |
Nel partir che si fé di Murano, io non hebbi tempo di domandarvi licenza |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Giacomo Antonio Pappasidere. Si scusa perché nel partire da Morano Calabro per tornare a Napoli non è riuscito a salutarlo, nonostante la riconoscenza nei suoi confronti glielo imponesse. Questo è successo a causa del trambusto per la partenza, per la quale bisognava organizzare molte cose per conto del principe [di Bisignano, Pietro Antonio Sanseverino]. Racconta all'amico anche di essere stato costretto a partire con pochissimo equipaggiamento, giusto quello che serve a un cortigiano: "cuffie, fazzoletti, camiscie, et una merceria di mutande, senza le quali sarebbe assassinio de la vita cortigianesca". Altro motivo di confusione è stato il dolore per la morte del capitano Alessio Caporelli. Gli promette comunque che salderà il suo debito. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 397r-v |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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